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Di
fronte alla riluttanza delle forze politiche ad affrontare il
tema della tutela dei diritti delle minoranza abbiamo deciso
di organizzare una petizione da consegnare al Parlamento italiano,
affinché vengano al più presto approvate le norme
contro la discriminazione nei confronti di gay, lesbiche, transessuali,
transgender e bisessuali.
L'Italia è ancora uno dei pochi paesi europei a non possedere
una legge siffatta: sono passati già sei anni dalla prima
Risoluzione del Parlamento Europeo senza che sia stata recepita
alcuna sua raccomandazione e quattro dal primo pdl presentato
nel nostro Paese.
Seppure nel nostro ordinamento non vi sia alcuna norma restrittiva
nei confronti delle persone GLBT, questo progetto sarebbe il
primo passo affinché anche a questi soggetti sia pienamente
garantita uguaglianza di opportunità, principio caposaldo
del pensiero liberale. Diciamo primo passo in quanto, affinché
una tale legge non resti una petitio principii, è necessario
affiancarle altre norme che promuovano diritti (quali ad esempio
il riconoscimento giuridico delle coppie omosessuali e l'accesso
anche alle lesbiche alle tecniche riproduttive, la possibilità,
per transessuali e transgender, di ottenere il cambiamento anagrafico
indipendentemente dall'operazione genitale) e non che si limitino
al solo profilo sanzionatorio. |
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